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Nella Divina Commedia di Dante si scorge un'ardente passione per l'uomo e per la grandezza della sua vocazione. Uno studio accorto dell'opera rivela come tale grandezza risieda nell'essere dell'uomo interamente orientato all'effige umana del Figlio di Dio, con cui è chiamato a costituire un'intensa e profonda intimità. Dall'analisi della Commedia nascono, così, suggestioni e intuizioni che, una volta riprese in maniera prettamente teologica, offrono l'opportunità per riflessioni sull'uomo quale essere ontologicamente determinato dalla relazione con Cristo e in Lui.